giovedì 23 ottobre 2008

L'acqua: bene dell'umanità o merce?


In questo clima di grandi agitazioni in cui le pagine dei giornali sono piene di parole sulla grande crisi economica mondiale e sulla riforma della scuola, un'altra notizia non viene data! Sta accadendo una cosa molto grave: il governo di centro destra ha dato inizio alla privatizzazione delle risorse idriche pubbliche. Il Parlamento ha votato l'articolo 23bis del decreto legge 133 del 6 agosto 2008 che afferma che la gestione dei servizi idrici deve essere sottomessa alle regole dell'economia capitalistica.Così il governo Berlusconi ha sancito che in Italia l'acqua non sarà più un bene pubblico, ma una merce e, dunque, sarà gestita da multinazionali internazionali (le stesse che già possiedono le acque minerali). Già a Latina la Veolia (multinazionale che gestisce l'acqua locale) ha deciso di aumentare le bollette del 300% Ai consumatori che protestano, Veolia manda le sue squadre di vigilantes armati e carabinieri per staccare i contatori.La privatizzazione dell'acqua che sta avvenendo a livello mondiale provocherà, nei prossimi anni, milioni di morti per sete nei paesi più poveri. I Paesi industrializzati consumano il 58% dell'acqua disponibile, mentre in Africa ed altrove, donne e bambini percorrono ogni giorno decine di chilometri per potervi avere accesso. In Kenya, la popolazione spende il 9% del proprio reddito per acquistare l'acqua; in Nigeria si raggiunge il 18%.Nel mondo, un miliardo e 400 milioni di persone del pianeta non hanno accesso all’acqua potabile. Il rischio è che nell’anno 2025, quando la popolazione supererà gli 8 miliardi di esseri umani, il numero delle persone senza accesso all’acqua potabile aumenti a più di 3 miliardi. In media ogni abitante del pianeta consuma oggi il doppio di acqua rispetto all’inizio del 1900, e globalmente, il consumo mondiale di acqua è circa decuplicato solo nell’arco di un secolo. Negli ultimi cinquant’anni la disponibilità d’acqua è diminuita di tre quarti in Africa e di due terzi in Asia. La FAO prevede che nel 2000 saranno almeno 30 i paesi che dovranno far fronte a crisi idriche croniche. In Africa la disponibilità di acqua potabile, reti fognarie e servizi igienici è ancora molto lontana da uno standard accettabile, soprattutto nelle aree rurali, dove meno del 60% della popolazione dispone di acqua potabile e meno della metà di servizi igienici. In Papua Nuova Guinea il 70 % della popolazione non ha accesso all'acqua, in Zambia la percentuale è del 73% e in Burkina Faso sale al 78%. Un cittadino nordamericano utilizza 1.700 metri cubi di acqua all’anno; la media in Africa è di 250 metri cubi all’anno. La Commissione mondiale per l’acqua indica in 40 litri al giorno a persona la quantità minima per soddisfare i bisogni essenziali. Con circa 40 litri,che per gli altri rappresenta l’acqua di intere settimane, in Italia si fa la doccia!! L’Italia è prima in Europa per il consumo d’acqua e terza nel mondo con 1.200 metri cubi di consumi l’anno pro capite. Gli italiani consumano quasi 8 volte l’acqua usata in Gran Bretagna, dieci volte quella usata dai danesi e tre volte quello che consumano in Irlanda o in Svezia. Allarme sullo spreco anche da parte del WWF che annuncia la disponibilità d’acqua dolce in Italia sta scendendo dai 2.700 metri cubi pro capite ai 2.000 metri cubi.
La crescente scarsità della risorsa idrica sta già scatenando conflitti interni. Gli stati che hanno a disposizione fiumi, tendono a sequestrare l'acqua, costruendo sul proprio territorio delle dighe. Sono molte le guerre sull'acqua in corso tra Turchia, Siria e Iraq, Somalia e Uganda, tra India, Pakistan e Bangladesh, in alcuni paesi del Medio oriente, nell'America Latina.'

L'acqua è un dono della natura e come tale non può essere prezzato; non può trasformarsi in un lusso per chi può permettersela, l'acqua non può essere un altro modo per riempire le tasche delle multinazionali.

L'essere umano stesso è fatto del 70% di acqua....ci proporranno di mettere in vendità il 70% del nostro corpo??

Ricordiamoci però di fare del nostro meglio per evitare gli sprechi con piccoli gesti quotidiani, le risorse naturali non sono esattamente infinite!!

4 commenti:

Uhurunausalama ha detto...

Un bene prezioso,un dono del quale non ci rendiamo conto; manca sensibilizzazione e un minimo di impegno:non ci costa davvero nulla prendere piccoli accorgimenti per evitare gli sprechi...

Dario (Italianoallestero.com) ha detto...

Avevo già letto la notizia, sulla blogsfera ovviamente.
Ti faccio i miei complimenti per averlo trattato.
A presto sul mio o tuo blog.
Blogger
ITALY ITALIA

Crocco1830 ha detto...

Sono convinto che occorra impegnarsi quotidianamente, nel nostro piccolo per evitare gli sprechi. Ma l'obiettivo principale deve essere la maggiore consapevolezza del problema.
Bisogna evitare l'errore per cui, concentrandoci sugli atteggiamenti dei singoli, ci dimenticassimo che il problema dell'acqua ha origine in poteri forti e cinici.

Uhurunausalama ha detto...

@Crocco: esatto,le colpe vanno ricnosciute a partire dall'alto.